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venerdì 17 maggio 2013

henné vuol dire poco... un mondo di stili!

Non sono abbastanza esperta da spiegare qui ed ora il mondo di tradizioni, usi e costumi, stili e mode del tatuaggio di henné... anche perché credo ci vorrebbe come minimo una tesi di laurea per farlo! (e le tesi di laurea al momento sono un argomento un po' delicato per me... quindi don't ask don't tell) ma visto che fin dall'inizio della mia passione c'è stata la curiosità di chiarirmi le idee, posso condividere quel che fino ad ora ho capito! 
eccola la lawsonia inermis! nel suo botanico splendore...

La lawsonia inermis viene usata da millenni in tutte le zone in cui cresce, ovvero le aree tropicali che abbiano alte temperature e scarse precipitazioni... è in sostanza una pianta di savana, perciò quando la desertificazione del sud Italia sarà sufficiente magari cominceremo ad avere henné made in Italy, ma speriamo per molti anni ancora di dover importare :-/


 In pratica andiamo dal Marocco all'India, passando per la penisola arabica e tutto il Sahara. Regioni che storicamente e culturalmente sono ben distanti, e che di riflesso non possono di certo portare a identiche tradizioni e gusti estetici!
Che l'hennè non fosse una cosa unica, una categoria sufficiente, mi è stato chiaro dall'inizio, perché è abbastanza evidente che un tatuaggio marocchino con le sue linee geometriche e il suo gusto astratto, ha poco a che fare con un tatuaggio indiano di merletti fioriti e pavoni...
disegno tradizionale marocchino (preso da qui)

D'altronde se pensiamo al Nordafrica pensiamo ad una terra di tradizione Musulmana, con il divieto di fare rappresentazioni figurative (che c'è anche nell'Antico Testamento... ma i cristiani sono stati bravissi a glissare sulle parti che non gli piacevano e a farsi guerra sulle altre...), e quindi con le sue meravigliose ceramiche dipinte, le calligrafie che ornano le pareti dei palazzi, i tappeti e i tessuti geometrici, i decori sulle babbucce di pelle e sui pouf di cammello, e i cuscini, e le borsette che quasi tutti quelli che mettono piede in Egitto o in Marocco non resistono dal portarsi a casa :-)

disegni indiani (presi qui)









Mentre se pensiamo all'India ci immaginiamo i disegni variopinti dei testi sacri Indù, le illustrazioni del Kamasutra (o no?!?), i sari colorati, gli elefanti dipinti di colori sgargianti e ricoperti di fiori, gli incredibili bassorilievi dei templi indù pieni di dei e dee armoniosi e sensuali, le immagini di Ganesh, Vishnu e l'azzurro Krishna, le spose ricoperte d'oro e di gioielli, bracciali a chili fino al gomito e ghirlande di fiori profumati... un mondo tanto colorato vede anche nell'arte dell'henné stili molto più figurativo.









E fin qua ci siamo... ma giuro che distinguere da dove viene cosa parlando di stili e disegni è una cosa quasi impossibile... chi come me fa ricerche su google deve in sostanza già sapere cosa cerca e come deve essere, perché qualsiasi frase si metta dentro, che sia "indian traditional mehndi" o "moroccan geometric henna" o quel che è, verrà sempre fuori TUTTO... dal tribal finto-celtico, alle millemila foto di mani e piedi meravigliosamente inguantati di henné delle artiste americane, ai disegni di mezzo mondo, tutti mescolati... un casino, insomma.

Ultimamente sto cominciando a capire e ad essere molto attratta dai disegni della tradizione Sudanese (Dove è il Sudan? La domanda è lecita... e non è mica colpa nostra se alla fine in geografia ci siamo fermati tutti alle cartine con la cortina di ferro... quindi per chi vuole dare un'occhiata wikipedia come al solito ci salva dall'imbarazzo). Si tratta in sostanza di disegni "grossi e grassi", con linee sinuose e un gusto astratto e vegetale al tempo stesso... niente delicati merletti indiani, niente studi geometrici nordafricani!

due esempi di stile sudanese

così come spero prima o poi di padroneggiare la differenza tra uno stile marocchino e lo stile particolare della Mauritania

disegni dalla Mauritania (presi qui)
 Non si tratta di "copiare" i disegni e tenere rigorosamente distinti gli stili... forse è una cosa che avrebbe senso nelle terre in cui l'arte di decorarsi con le piante tintorie è cosa antica, per noi che abbiamo solo rubato l'idea e lo facciamo per puro gusto estetico e senza significati religiosi e tradizionali il mix di stili e i pasticci sono cosa buona e giusta! Si parla di tatuaggi "fusion" se si vuol essere precisi, e se no si disegna seguendo la propria ispirazione senza farsi seghe mentali, per il puro piacere di farlo e per il piacere di chi poi porterà il disegno come un gioiello! 
Ma mi piace capire le cose, chiarirmi le idee e fare ordine nelle mie fantasie, anche perché per avere uno stile "mio" è giusto forse partire prima dalla storia, e cercare di comprenderla.
Bene, basta con la lezioncina...
Visto che sono stata cattiva e ho messo solo disegni e schemi (che hanno una capacità comunicativa e una precisione insuperabili) adesso metto anche qualche bella fotografia... meno chiara, ma più poetica! Rifacciamoci gli occhi! (prima o poi anch'io sarò così brava!)
Chi riconosce al volo gli stili? Dai che l'ho fatta fin troppo facile ;-)

(per alcune immagini non sono riuscita a mettere il link con la fonte... se il proprietario della foto è contrario può contattatarmi e sistemerò le cose! grazie)

2 commenti: